Io non ho scuse d’autunno, penso di averlo capito questa mattina, che mi sono ritrovata a disegnare quattro tavole ad acquerello da consegnare entro quattro ore, l’operaio che suonava alla porta per riparare la porta stessa, una chiamata in attesa per ricevere indicazioni per un nuovo progetto grafico. Tutto ciò senza colazione o pranzo, con la borsa di allenamento ancora da fare. E ora sono in metro, con i calzini spaiati, la maglietta a rovescio.