Funziona così: un giorno ti svegli male e uno bene, a turno. Poi se ti scordi il turno, ti svegli sempre male, o sempre bene, a seconda di cosa vedi, come prima cosa al mattino.
C’è una bruciatura sul parquet, al primo piano. Qualcuno deve aver lasciato cadere una candela accanto al termosifone, in camera da letto. O forse è caduta una lampada, schiantandosi di testa. Durante le due notti trascorse nella casa nuova avrei potuto rischiare anche di peggio: il fornello elettrico sullo sgabello traballante, il pentolino con l’acqua in cima a tutto. Mi sono addormentata così com’ero, la prima sera. In jeans e felpa, spremuta dopo una giornata di corse e intonaco. Il pentolino ha continuato a bollire fino a che il manico non ha deciso di staccasi dal suo corpo e cadere rumorosamente a terra, sul parquet.
Mi piace quella stanza – cerco di convincermene – anche se ha un’orribile parete rosa antico in spatolato veneziano. A suo favore l’effetto ottico guardami-come-ti-espando-lo-spazio. Comunque, preferirò sempre il bagno con il suo essere luogo di passaggio breve, a meno che non ci si pianti sotto il getto dell’acqua calda della doccia, quando il tempo lo concede. Preferirò sempre lo studio/armadio, rinominato StAdio, nonché la stanza che avrebbe dovuto essere il mio punto di appoggio per scrivania, carta e colori, che invece diventerà un guardaroba con porta scorrevole e tavolo alla parete. I pastelli dentro il cassetto dei calzini, tra i calzini, gli album da disegno in quello della biancheria da letto, il più spazioso.
E poi la cameretta. Il miglior posto dove pascolare, giocare, passare il tempo ri-creandolo. Includendo il corridoio poi, si trasforma in parco giochi pure lo spazio di passaggio. Mi chiedo se se ne accorgerà Agata – prima o dopo – di quanto sia stato faticoso ritagliarle quello spazio. Spero di no. Spero non se ne accorga mai, spero che apprezzi i piccoli spazi quanto sua mamma. Magari troverà il coraggio di liberare il cassetto dei calzini prima di me, mettendoci dentro qualsiasi altra cosa, purché sua.