Non si ferma mica, la primavera. Ha portato i fiori, per presentarsi, un po’ di pioggia tiepida, un’ora di luce in più. Cose indispensabili per sentirne la presenza, ma anche la mancanza, in giornate fredde e taglienti come queste. Con l’indice gratto via una macchietta di sugo dal tessuto grigio del divano e mi accorgo che sotto c’è un buco, piccolo, però che peccato. Guardo fuori, guardo dentro, non so nemmeno dove posizionarmi, se provo a immaginarmi domani, o dopodomani. Il mio gatto sulle ginocchia, mia figlia accanto, la sua manina appoggiata sui miei pantaloni pieni di briciole. Abbiamo mangiato biscotti, aspettiamo le otto per uscire di casa. Tutto mi sembra mio, questa mattina, tranne il posto in cui vivo. Tutto, tranne l’involucro.
