Qualche giorno fa, tornando a casa al buio, abbiamo* salvato trenta lumache dalla pista ciclabile che porta alla scogliera.
Abbassarsi – staccare – adagiare la lumaca nell’erba a bordo strada – tre passi – ripetere.
Non so che fine faranno, probabilmente strisceranno di nuovo sulla pista ciclabile e forse non ci sarà nessuno disposto a indirizzarle verso un posto più sicuro, però magari hanno memoria, se lo ricordano che non si va dove non si deve andare.
Intanto ho pensato che, come le lumache da salvare, io ora qui metto tre link. Uno estinto, uno quasi e uno ancora attivo grazie al cielo.
Una raccolta di rubriche e memorie. Rubriche come «Stanze degli scrittori» e memorie dentro altre rubriche chiamate «Libri usati con qualcosa dentro».
A me mancano gli aggiornamenti di ArchivioCaltari e anche se non ho idea di chi sia questo Caltari mi manca pure lui, loro, o lei che sia.
A me mancano gli aggiornamenti di ArchivioCaltari e anche se non ho idea di chi sia questo Caltari mi manca pure lui, loro, o lei che sia.
(Lo so che ho detto tre link e ne mancano ancora due, ma questo è il mio articolo preferito)
Fu un blog, diventò un sito restando blog. Migrato da lì ai social, Niebbo (questo è l’unica reference che ho del creatore) dev’essere amico di Henry Triplette, o forse no. Forse non più, io non lo so, ma sotto sotto, in fondo al sito tutti i link mi rimandano a Triplette.it (sì, è coming soon da mezza dozzina di anni).
Non so nemmeno come descrivere Bagniproeliator, in un piccolo riquardo leggo «Un blog di puttanate che la gente si ostina a prendere sul serio senza motivo apparente», ma a me pare molto di più, come una comoda mutanda o la minestra con il formaggino quando fuori piove.
Ora ci metto un #Niebbo, magari leggi Niebbo, magari un giorno torni.
Torna, manchi anche tu come Caltari.
Torna, manchi anche tu come Caltari.
Ho chiesto a Kevin di dirmi come lo presenterebbe colourlovers e la risposta è stata “un social network delle palette [dei colori (sic.)]”