Secondo giorno di dopolavoro

Mi riposo e rigiro i piedi bianchi nella bacinella piena d’acqua tiepida. Sta iniziando a fare freddo. Freddo che non è fresco, quindi lo sento nonostante i due maglioni e i calzini di lana blu. Oggi mi rigiro a casa con gli stessi ritmi del gatto che abita con me, decido piano le cose fare e cosa guardare, decido perfino di non annaffiare le fragole fuori, che siamo a novembre, che le annaffio a fare anche se fioriscono? Pure il limone ha messo su le gemme. Non capisco che cosa sta facendo la natura sul mio balcone.
Torno dentro, accendo la stufetta, esco dal pigiama, entro nei pantaloni neri. Mi aspettano dall’altra parte della città, che ho pagato l’abbonamento e non mi alleno da due settimane.

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