Dovevo fare tante cose oggi. E invece ne ho fatte tantissime, ancora meglio. Poi, è l’una e mezza e non dormo, se entro in camera mi viene quella sensazione di non abitare da sola, come quella notte che mi sono svegliata e accanto a me, nel letto, il posto era vuoto. Dov’è? mi sono chiesta. Non c’era. Allora ho messo le ciabatte e sono andata cucina, ho acceso la luce e a parte la gatta che dormiva nel lavello non c’era nessuno. Anche il bagno ho aperto, vuoto. Poi dopo un po’ sono ritornata in camera che ci vogliono due passi, due di numero, e tutto d’un tratto mi sono ricordata che io lì abito da sola. Chissà che mi pensavo.
Colpa di quelle tantissime cose, so ben io.
Solitudini fisiche ma non mentali
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