Si é concluso l’ultimo giorno (primo per me) del Festival Letterario CartaCarbone di Treviso. Mentre pascolavo da un punto all’altro, dove gli autori venivano presentati, parlavano, leggevano e talvolta si commuovevano, ho sentito -ma penso sia una sensazione temporanea- che mi stavo come avvolgendo in una pellicola trasparente attraverso la quale vedevo tutto, ma non dovendo per forza dire o fare qualcosa, intervenire, parlare. Non era importante la mia consistenza né tantomeno il mio parere. Che cosa meravigliosa poter ascoltare, assorbire, avvolgersi nel proprio cellofan invisibile e, da sconosciuta, continuare a pascolare.