Nei mesi passati sull’isola, e sono stati cinque quest’anno, mi dev’essere mancata così tanto la Città, la sensazione di essere in mezzo ai palazzi, le persone che tirano dritto sui marciapiedi, gli autobus, che sono tre giorni di seguito che torno a Udine. Poi mi passa, ogni volta a tornare dell’esilio isolano mi stupisco della carenza cittadina, ma c’è poco da stupirsi alla quinta volta. Accanto alla stazione dei bus hanno aperto almeno tre pizzerie al taglio, un negozio di parrucche e un wok che dà su un supermercato (quello c’è da quando ho finito le superiori, però). Sono passata davanti alla vetrina di una scuola guida, tipica questa cosa che le scuole guide sono spesso fatte in vetrina, che ci sarà da guardare? Dentro, seduti sulle sedie imbottite e attenti alla lezione sulle precedenze, tre uomini sicuramente non più diciottenni. Uno dei due aveva una felpa o un giacchetto, penso, con il logo di una pizza. Non so perché ma volevo annotarlo da qualche parte.
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Pubblicato da Simona Settembre
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