A girare per Udine, quando ci torno dopo un po’ di assenza, mi sento come quando accendo la TV per vedere l’ora esatta e c’è sempre il meteo, allora la spengo subito perché a me non interessa proprio se danno brutto, nebbia o dieci gradi in meno. Tanto si sa che qui da metà ottobre pioverà ininterrottamente fino a marzo. Allora questo pomeriggio ero vicino a Udine per un lavoro, in una frazione diciamo, e dovevo tornare in centro ma il bus non sarebbe passato prima di un’ora, così mi sono fatta una bella passeggiata di cinque chilometri, dai campi fino al centro città con l’ombrello, ad ogni modo. Non c’era nessuno in giro, soprattutto nei campi. Solo fagiani e le montagne blu dietro tutto. E poi finalmente sono arrivata al primo quartiere udinese non di periferia, pioveva forte e da quando ero partita, cinque chilometri fa, non avevo ancora visto una sola persona, che bello, ho pensato. E non so nemmeno che ore sono, con il telefono scarico. Proprio in quel momento ha svoltato l’angolo una coppia e ho sentito lui dire a lei «Domani mettono pioggia, dopodomani pure.».
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Pubblicato da Simona Settembre
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