Oggi è passata qui davanti una coppia di signore, una diceva all’altra “Libere libere, bisogna essere libere! Basta svirgolamenti.” Poco più tardi un signore é entrato solo di busto in libreria chiedendo notizie di Seneca. Ha detto proprio “Salve, ha notizie di Seneca?”. Poi ho fatto i conti delle spese della libreria, é venuta fuori una cifra assurda facendo la sottrazione tra l’incasso in cassa e le spese segnate. Per fortuna dopo un po’ mi sono ricordata di non aver incluso nel calcolo dei guadagni tutte le transazioni bancomat e carta, il POS insomma l’avevo dimenticato di aggiungere. In quanto denaro non liquido, l’ho sempre segnato a parte nel registro. Quindi alla fine i conti sono tornati tutti, le spese risultavano proporzionate all’incasso, che era più che buono per la stagione, ma mi sono resa conto che c’era un qualcosa di contraddittorio nel chiamare i soldi che ti passano fisicamente in mano “contanti” o “liquidi”. Un ossimoro bello e buono.
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Pubblicato da Simona Settembre
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