Tre cose degne di nota, prima di pranzo:
(in ordine)
– Poco prima di aprire la libreria sono entrata nel bar per fare colazione, perchè ho quest’abitudine che il sabato e il lunedì faccio colazione fuori. Ho chiesto il caffè macchiato e indicato una pasta al cioccolato in vetrina, allora la ragazza al banco mi ha domandato Basta così?
e io ho risposto Un goccio d’acqua grazie, anche se so che qui tutto si paga, anche l’acqua al banco, visto che dai rubinetti non è potabile. Mentre cercavo i due euro in borsa mi sono accorta che sul banco davanti a me era comparso un caffè macchiato, una pasta al cioccolato e un bicchiere, di quelli da spremuta, alti. Vuoto per metà. No, anzi, pieno un quarto.
Ne sono certa, erano proprio due dita di acqua, insomma un goccio.
– Uscendo da questo bar poi, sulla porta, ho incrociato una conoscente che entrando tutta contenta e rivolgendosi un po’ a me e un po’ a chi era seduto ai tavolini, saranno stati in quattro del paese a bere caffè e leggere il Tirreno, insomma, questa conoscente ha spalancato le braccia e ha detto Tutti per fare a colazione, qui, siete?
e a me è venuto da pensare che se si poteva esserci per fare a colazione, si riusciva sicuramente anche a fare a pranzo o addirittura fare a merenda, tutti insieme. Un po’ come fare a botte o fare a rate. Chissà se si può anche fare a lavoro, mi son chiesta mentre mi incamminavo verso la libreria.
– La terza cosa da annotare è l’arrivo del caldo che tutti lo aspettavano ed eccolo qua. Un’afa eccezionale, anzi d’eccezione, quelle che non fanno dormire nemmeno con le finestre spalancate e in libreria senza l’aria condizionata si muore pian piano, per evaporazione .
Qui in negozio tutti non fanno altro che farmelo notare, che non si dorme più nemmeno con le finestre spalancate e, per carità, non avete l’aria condizionata?