Guardo il soffitto intonacato di bianco mentre l’acqua della doccia mi scorre sul viso, arriva allo scarico e forma un mulinello ai miei piedi. Chissà che mi aspettavo? Che ogni giorno, qui, accadesse qualcosa di straordinario e meraviglioso, che avrebbe meritato anche un solo paragrafo, il cinque di gennaio? No, non è accaduto. Non tutti i giorni accade che meritino memoria. Me ne sto così qualche minuto, a fissare fisso sù, mi giro e lascio che l’acqua diventi da bollente a tiepida, sulla mia testa. Poi la chiudo, mi avvolgo nell’accappatoio e mi preparo ad affrontare la questione è-finita-l’acqua-calda.
Riflessione
Pubblicato da Simona Settembre
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