Ha preparato una componente della carrucola. Ci sarà un filo doppio, ad anello, teso dalla mia alla sua terrazza.
La sua è un po’ in discesa rispetto alla mia, ma va bene lo stesso finché non dobbiamo mandarci uova in cestini di vimini.
Ho sempre sognato di avere un vicino di casa, possibilmente fronte-casa, con il quale tendere un filo da bucato in comune. In realtà quasi realizzai questa fantasia una decina di anni fa, in vacanza sulle Alpi con i miei genitori. Conobbi una bambina poco più piccina di me, viveva proprio davanti la casa che avevamo affittato. Perfino la sua finestra era alla stessa altezza della mia. Furono due settimane fantastiche, quando la sera tornavo dalla passeggiata giornaliera trovavo sempre dei bigliettini attaccati allo spago che avevamo teso da saracinesca a terrazzino. Bigliettini a quadretti con frasi come come stai? oppure sei via vero?rispondi. scarabocchiati a matita e mandati a scorrimento su quello spago. Insomma, la mia prima esperienza di chat.
Amedeo abita davvero davanti al mio palazzo e per di più a volte suona il violino nel pomeriggio. Quando ho scoperto -prima l’una e poi l’altra cosa- sono rimasta davvero di stucco. Più per la questione musicale: è da Aprile che sento quel violino. Ho immaginato per qualche motivo fosse una ragazzina delle medie, di bassa statura, con gli occhiali. Invece era Amedeo. La fantasia che scherzi fa.
Poi stanotte sono tornata a casa un po’ tardi dopo aver girato il centro storico in bici, in cerca di un locale aperto per un paio di velisti dispersi per l’isola. Era quasi luce fuori ed ero ancora lì a cercare di incatenare la bici all’eucalipto. Quando mi sono stesa, il sonno non arrivava allora mi sono messa a sfogliare le foto sul mio cellulare ritrovando un autoscatto di almeno un mese fa, di quelli che mando ogni giorno a mia madre o mia sorella, per far vedere che non mi sono ancora tinta i capelli di blu o che non sia malnutrita. Insomma, ingrandendo ho riconosciuto una figura, proprio dietro, tra l’ascella ed il gomito.
– Domani alla mia presentazione del libro farò in modo di sedermi in ultima fila, nell’angolino, con la fumettista, in modo da poter parlare dei cazzi nostri per tutta la durata della serata –
– … –
– con lei è come tra donne – conclude lui